Reggio Calabria, agli arresti l'ex direttrice del carcere
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‘Ndrangheta, ex direttrice del carcere di Reggio Calabria arrestata: avrebbe favorito alcuni detenuti

Carabinieri macchina

Maria Carmelo Longo, ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, è stata arrestata con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

REGGIO CALABRIA – E’ stata arrestata con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo è agli arresti domiciliari per ordine del gip.

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L’ex direttrice del carcere di Reggio Calabria

L’ex direttrice del penitenziario calabrese avrebbe favorito alcuni detenuti. Per i pm esisteva “una sistematica violazione delle norme dell’ordinamento penitenziario e delle circolari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria“. Secondo gli inquirenti, l’ex direttrice avallava le richieste dei detenuti ristretti presso la casa circondariale ‘Panzera'”.

I detenuti favoriti da Maria Carmela Longo

I detenuti favoriti erano quelli collocati nel circuito “alta sicurezza”, indagati o imputati per 416bis o per reati aggravati dalle modalità mafiosa. Tra questi c’è stato anche l’avvocato Paolo Romeo, ex parlamentate e principale imputato del processo “Gotha”, in corso davanti al Tribunale di Reggio Calabria. Ma anche affiliati alle famiglie mafiose reggine e della provincia come Cosimo Alvaro, Maurizio Cortese, Michele Crudo,Domenico Bellocco, Giovanni Battista Cacciola e altri.

La ‘ndrangheta nel penitenziario

In particolare l’ex direttrice avrebbe avuto una predilezione per alcuni detenuti “graditi” che avevano la possibilità di incontrare i familiari al di fuori dell’istituto penitenziario e al di fuori dei limiti previsti nella disciplina dei colloqui. La Longo, è scritto nel capo d’imputazione, “individuava i detenuti da autorizzare all’espletamento del lavoro intramurario, nonché quelli da indicare al magistrato di sorveglianza per l’espletamento del lavoro esterno“. Inoltre, avrebbe consentito, “la collocazione di detenuti ristretti in circuito di Alta sicurezza legati da rapporti di parentela o appartenenti allo stesso sodalizio criminoso nelle medesime celle“. 

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ultimo aggiornamento: 26 Agosto 2020 8:50

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